TERRE DI OFFIDA DOC

Una tradizione millenaria

L’attività vitivinicola nell’area del Piceno ha una storia e una tradizione millenarie. A documentarle sono gli scritti di antichi e validi autori del calibro di Plinio il vecchio, Columella, Varrone e Catone. Nel trascorrere dei secoli, le varie trasformazioni e i mutamenti che hanno coinvolto la società, l’economia, la politica di queste terre non hanno mai intaccato la produzione di vino che è sempre rimasta una costante, pur con le sue naturali oscillazioni dovute ai vari casi della storia. Numerosi sono stati, e tuttora sono, gli studi, le innovazioni e le migliorie progressivamente apportate alle tecniche di coltivazione e produzione; sviluppo che ha raggiunto, nel 2001, il prestigioso traguardo della registrazione del marchio “Terre di Offida DOC”.

Gli uvaggi della DOC

La DOC “Terre di Offida” comprende tre tipologie di Passerina classificabili come Spumante, Vinsanto e Passito. Come stabilito dal disciplinare di produzione, tutte e tre le categorie devono essere ottenute a partire da uve provenienti da vitigni Passerina per una percentuale minima dell’85%, a cui possono poi essere uniti, per il restante 15%, altri uvaggi a bacca bianca, non aromatici e idonei alla coltivazione nella regione Marche.

Sentori e sapori

Responsabili principali delle qualità organolettiche dei vini della Denominazione di Origine Controllata sono l’ambiente di coltivazione dei vitigni e il peculiare microclima dell’area picena. La versione Spumante si presenta alla vista con un colore giallo paglierino, mentre, odorandola, si percepiscono note fruttate, cui si unisce una particolare traccia rimandante al profumo di pane. La spuma è fine e insieme persistente. Ad accomunare invece la versione Vinsanto a quella Passito sono il caratteristico colore giallo tendente all’ambrato e i tipici sentori di miele, che ne rendono l’odore ancora più intenso, e a cui si aggiunge, nel solo caso del Passito, quello di frutta secca.

Un ambiente ideale per i vitigni

Sono numerosi i comuni ospitanti i vitigni destinati alla produzione dei vini Terre di Offida. Tutti ricadono sotto l’amministrazione provinciale di Ascoli Piceno e di Fermo, la zona più meridionale delle Marche. L’area della DOC si estende dalla costa adriatica sino alle medie e alte colline dei paesi più interni. Il clima è tipicamente mediterraneo, con inverni piuttosto freddi e caratterizzati da una discreta piovosità, ed estati molto calde ma non eccessivamente umide. Ortograficamente, il paesaggio si presenta come prevalentemente collinare e garantisce ai vitigni, per via dell’ideale esposizione alla luce e al calore del sole, una posizione ottimale per la loro crescita e qualità.

L’origine del nome

A costituire la base ampelografica della DOC “Terre di Offida” è il vitigno base Passerina, appartenente alla numerosa famiglia dei Trebbiani e da sempre coltivato nelle terre dell’ascolano e del fermano. Sembra che il particolare colore giallo-dorato dell’uva fosse motivo di attrazione per numerosi uccelli che erano soliti avvicinarsi al vitigno per beccarne gli acini. Proprio da questo deriverebbe il curioso nome “Passerina”!

“In vino veritas”: un motto ma anche una festa

In vino veritas è il festival che dedica ad agosto due splendide serate ai vini marchigiani provenienti da venti diverse cantine del territorio. Luogo d’incontro, la magnifica cornice di Piazza del Popolo di Offida.

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE TERRE DI OFFIDA DOC