La semplicità sottolinea spesso una magnificenza. Una magnificenza spesso stimola la creatività. Stiamo parlando di un prodotto DOP della norcineria marchigiana, il Prosciutto di Carpegna, e di come una “semplice” fetta di pane possa esaltarne tutta la sua straordinarietà. Stiamo parlando anche di un prodotto che non teme la creatività in cucina, anzi, si presta a molte ricette o alla loro rivisitazione.
Il pane ha una lunga tradizione nelle Marche, ne esistono diverse varietà e ognuna di loro è in grado di accompagnare il Carpegna DOP, magari abbinandosi alle diverse stagionature. L’esito di questo “semplice” accostamento? Il palato percepisce immediatamente il gusto intenso e aromatico che si sprigiona in ogni fetta, la sua fragranza profumata che si amalgama a quella del pane.
Ogni buongustaio non dirà mai di no ad una fetta di pane accompagnata dal Prosciutto di Carpegna DOP. Ma cosa offre l’arte della panificazione marchigiana di lunga tradizione per assaporare il suo prosciutto?La Crescia, nata proprio nella provincia di Pesaro e Urbino come il Carpegna DOP. Una sorta di focaccia o piadina spesso farcita da salumi. Ne esiste anche una variante friabile detta Crescia fragrante di Urbino. Nella zona del Monte Catria nasce il Pane di Chiaserna che utilizza proprio l’acqua della sorgente del Monte per offrire un prodotto dalla crosta croccante, una mollica soffice e un sapore delicato. Nel centro delle Marche si produce il Pane di Fabriano, un pane di grande tradizione e noto per la sua forma caratteristica e un sapore leggermente acidulo dato dal lievito madre, è apprezzato anche per la sua lunga conservabilità. Campofilone, già conosciuto per i suoi maccheroncini, vanta anche un proprio pane preparato con farina integrale, che gli conferisce un sapore rustico e una consistenza densa.
