Questa razza pregevole vanta una storia antichissima, pre-romana, e una tipicità legata al suo territorio di origine, quello dell’Appenino Centrale, che ne conferisce tutta la qualità delle carni riconosciuta in tutto il mondo. Un’eccellenza data sia da una naturale evoluzione della razza, sia da un’affinata selezione e incroci che nel corso dei secoli hanno portato alle razze Chianina, Romagnola e Marchigiana.

Il Vitellone bianco dell’Appennino Centrale IGP deve il suo straordinario apprezzamento al territorio in cui viene allevato e che ne caratterizza anche tratti distintivi come il suo manto bianco, utile a preservare l’animale durante le lunghe esposizioni al sole quando è al pascolo.  E proprio dai declivi dell’Appennino Centrale marchigiano che il Vitellone Bianco IGP definisce un’impronta significativa alla bontà delle sue carni. Qui le Marche offrono l’ambiente ideale che permette a questa razza di pascolare fino allo svezzamento e successivamente di crescere obbligatoriamente in stabulazione libera o fissa dove il foraggio fresco o conservato deriva proprio da questa specifica area geografica in grado di offrire delle varietà erbacee tipiche.

Condizioni ambientali uniche, metodi di allevamento etici per il benessere dei singoli animali e nutrimenti anche biologici sono gli elementi che i piccoli e medi allevatori perseguono e garantiscono attraverso il disciplinare. Grazie a questi elementi e valori, il Vitellone bianco dell’Appennino Centrale IGP sa farsi apprezzare per le sue qualità: una carne magra, gustosa e saporita che riporta delicatamente i sentori dei prati dell’Appennino, vanta una sapidità variabile in base alla razza Chianina, Romagnola e Marchigiana. Una materia prima che offre un importante apporto proteico e di ferro utile al nostro organismo. Una carne apprezzata in purezza dal consumatore, protagonista di tante tradizioni gastronomiche e anche da numerosi chef che da quella hanno poi creato piatti e ricette di successo.