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Marche, 17.300 ettari vitati, 2 Consorzi di Tutela: si, è una regione al plurale

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Immense distese tra litorale, colline e monti. Diversi terroir così come diversi sono i climi che sovrastano questi territori vitati da quello continentale a quello mediterraneo. Una straordinaria complessità geo climatica che le Marche ci riportano – sul più bello – nei nostri calici. In questo immenso scenario enoico dove troviamo molti vitigni autoctoni, con una presenza di rilievo di ceppi centenari in molti vigneti, le Marche vantano un altro primato: 2 Consorzi di tutela che promuovono e valorizzano ben 20 D.O.: 16 appartengono a IMT, Istituto Marchigiano Tutela Vini e 4 al Consorzio Vini Piceni. Due importanti realtà consortili presenti all’interno dell’Associazione FOOD BRAND MARCHE. 

E in quella che conosciamo come una storica suddivisione tra Marche Nord e Marche Sud andiamo a evidenziare i luoghi delle D.O. dei due Consorzi.

IMT con le sue 16 denominazioni tra DOC e DOCG accolgono produttori che rappresentano il 45% di superficie regionale vitata tra le province di Ancona, Macerata, Fermo e Pesaro-Urbino. Troviamo eccellenze dove il Verdicchio è l’ambassador più conosciuto anche oltre i confini nazionali. Di rilievo sono poi le produzioni di Docg Castelli di Jesi Riserva, Conero Riserva, Verdicchio di Matelica RiservaVernaccia di Serrapetrona e poi le Doc Bianchello del MetauroColli MaceratesiColli PesaresiEsinoLacrima di Morro d’AlbaPergolaRosso ConeroSan Ginesio, Serrapetrona, I Terreni di Sanseverino, Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica; e dalle che come una trama e un ordito coprono diversi tipologie di territorio che ne caratterizzano la singola produzione.

Sono 4 le D.O. che appartengono al Consorzio Vini Piceni dove le produzioni si concentrano nella parte a  sud della Regione, quella del Piceno, da cui deriva il nome. Qui troviamo il Rosso Piceno DOC, l’Offida DOCG, il Falerio DOC e le Terre di Offida DOC.

I territori votati alla coltura enoica marchigiana sono vasti e variegati. Al viaggio reale nei territori di produzione, le D.O. marchigiane accompagnano anche in un viaggio sensoriale dove attraverso un caleidoscopio di sentori e profumi possono svelarci in quale luogo – virtualmente – ci troviamo.