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Precisi al millimetro. Eleganti nella loro silhouette. E buonissimi.

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Quando si guardano da una vetrina di un pastificio, o quando si estraggono dalla loro confezione la prima cosa che colpisce è il loro essere filiformi e ordinati. Una cascata di capelli d’angelo che però non è per niente casuale.

Ai Maccheroncini di Campofilone IGP piace molto la geometria, quel loro essere lunghi e fini, che si esprime in modo fluido dopo l’immersione in acqua bollente, ancor più quando si presentano nel piatto uniti al condimento.

I Maccheroncini di Campofilone IGP, infatti, sono tali se si attengono scrupolosamente a regole di lavorazione ben precise e dettagliate anche dal disciplinare. E nulla è lasciato al caso…

La lunghezza è compresa tra i 35 e i 60 cm, la larghezza è microscopica, dai 0,80 all’1,20 mm, così come lo spessore che rientra tra i 0,3 e i 0,7 mm. Davvero un’opera d’arte fatta di semola e tante uova, da 7 a 10 per un kg di farina. Una pasta di tradizione dove già ai suoi esordi, chi la inventò, capì che questa sua forma così filante aveva scopi ben precisi: i Maccheroncini cuociono in tempi molto rapidi, sotto i 2 minuti, vantano una notevole capacità assorbente a tutto beneficio dei condimenti che li accompagnerà, al fatto che quel loro essere fluenti e sottili permette di accorpare meglio il sugo, il ragù, e gli intingoli che la tradizione marchigiana consiglia.

I Maccheroncini di Campofilone IGP, nel loro essere delicati nascondono un carattere forte se solo pensiamo che dal 1400 sono arrivati sino ai giorni nostri, che sanno trattenere i condimenti per deliziare i palati, che regalano un’esperienza quasi poetica quando li si avvolge alla forchetta.