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Sapori di Urbino e d’intorni: crescia sfogliata, Casciotta e erbe in armonia

casciotta ricetta

La ricetta è semplice e buonissima: si farcia la crescia con la Casciotta d’Urbino DOP e le erbe cotte. Questo è l’abbinamento perfetto per esaltare la fragranza della sfogliatura, un plauso alla Casciotta che va a stuzzicare anche i palati più esigenti.

Questa ricetta riconosciuta anche per il suo apporto nutrizionale bilanciato, ci riporta ad una leggenda. Come oramai le Marche ci insegnano, infatti, molte delle sue “invenzioni” gastronomiche sono permeate da leggende affascinanti. La crescia marchigiana, non è da meno!

I tramandi e i miti attribuiscono l’invenzione della crescia ad una giovane fornaia che, ammirando il sole incastrato tra le torri di Palazzo Ducale a Urbino, fu ispirata e creò questa focaccia sfogliata dalla forma tonda che per sua naturale lievitazione la fornaia la interpretò come un desiderio di “volare alto”, da lì il nome CRESCIA.

Storicamente parlando, la crescia marchigiana, tipica dei territori di Urbino, Pesaro e Fano, fu un’altra eccellenza molto apprezzata dai Duchi di Montefeltro – che ancora una volta ritroviamo come grandi estimatori dell’enogastronomia rinascimentale e di fatto anche grandi promotori della stessa, dalla Casciotta d’Urbino alla Crescia il passo è stato breve.

Nei secoli e fino ai giorni nostri, la crescia marchigiana la si degusta al meglio proprio con questo prodotto caseario tipico della zona settentrionale delle Marche.

L’ excursus che FOOD BRAND MARCHE dedica alle tradizioni gastronomiche legate ai 34 prodotti certificati che l’Associazione promuove, sottolineano quanto questo ambito sia fortemente identitario della Regione. Prodotti della terra – DOP, IGP e STG – che hanno alle spalle secoli di presenza sulle tavole sia ricche che povere; che regalano quel diletto dello spirito che parte dal palato e che oggi, vengono apprezzati e ricercati anche dalle nuove generazioni di buongustai.