AGNELLO DEL CENTRO ITALIA IGP

Origine degli insediamenti ovini in centro Italia

In numerose aree del centro Italia, la presenza di ovini è un elemento ormai costante e caratteristico. La sua origine, infatti, sembra risalire a diversi secoli fa. Solo nel tempo, però, in particolare a partire dal 1900, la carne degli agnelli è stata sempre più considerata un prodotto d’eccellenza, in virtù delle sue ottime qualità organolettiche. Questa carne pregiata è ottenuta da agnelli di età non superiore ai 12 mesi ed è classificata in tre diverse categorie – Agnello Leggero, Pesante e Castrato – basate su parametri relativi al peso, alla quantità di grasso contenuta e alla conformazione.

Un agnello IGP

Il conferimento del marchio IGP rappresenta un importante traguardo ottenuto dai produttori dell’Agnello del Centro Italia. Un obiettivo raggiunto al termine di un lungo viaggio che ha visto l’elaborazione e finale approvazione di un accurato disciplinare a cui, da quel momento, ogni produttore del settore deve scrupolosamente attenersi. Il rispetto di questa complessa normativa, insieme al superamento dei controlli da parte degli organismi ministeriali addetti, permette al consumatore di acquistare una carne dalla qualità assicurata e totalmente rintracciabile. L’insieme delle attività che riguardano la tutela, la promozione e la diffusione di questo prodotto è attentamente seguito dal Consorzio di tutela Agnello del Centro Italia, ufficialmente riconosciuto nel 2019 dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Alimentazione e allevamento

Appenninica, Bergamasca, Biellese, Fabrianese, Merinizzata Italiana, Pomarancina, Sopravissana, Zerasca, Comisana, Cornella Bianca, Cornigliese, Garfagnina Bianca, Gentile di Puglia, Massese, Pagliarola, Pecora delle Langhe: è questa la lunga serie delle razze a cui appartengono gli esemplari da cui è prodotto l’Agnello del Centro Italia IGP. È fondamentale che l’alimentazione iniziale degli agnelli avvenga esclusivamente mediante il latte materno. Solo dopo lo svezzamento, a differenza dell’agnello da latte, si provvederà a sostituire questo alimento con vari tipi di foraggio fresco e fieno, provenienti esclusivamente dalle zone inscritte nei territori della IGP. A questi possono essere aggiunti degli integratori di tipo minerale e/o vitaminico insieme a mangimi, non oltrepassando il valore di 0,4 kg al giorno per animale. L’allevamento si svolge perlopiù (almeno 8 mesi) all’aria aperta, condizione in cui vengono praticate la transumanza e il pascolamento.

Gusto sì, ma anche salute

L’Agnello del Centro Italia IGP, dal colore rosa chiaro, si presenta al palato con un gusto delicato e una consistenza tenera, dovuta al basso livello di grasso contenuto (0,78 g su 100 g). Oltre al sapore, a rendere tanto pregiata questa carne, è il suo notevole valore nutrizionale, determinato dalla sua elevata quantità di vitamine, proteine e sali minerali; componenti preziose di una equilibrata dieta alimentare. Grazie alla sua alta digeribilità, questa tipologia di carne è particolarmente adatta anche per l’alimentazione dei bambini al momento del loro svezzamento.

Il circolo virtuoso tra animali e ambiente

La zona di produzione dell’Agnello del Centro Italia IGP coinvolge, come già chiaro dal nome stesso del prodotto, l’intera area delle regioni dell’Italia centrale, in particolare le Marche, l’Abruzzo, il Lazio, la Toscana e l’Umbria, ma anche diverse province dell’Emilia Romagna. Con le sue particolari condizioni climatiche e ambientali, i pascoli dell’Appennino Centrale rappresentano l’habitat ideale per l’allevamento degli agnelli che con questo stesso ambiente instaurano un rapporto di natura “circolare”: nutrendosi, infatti, della vegetazione presente per il proprio sostentamento, essi si trasformano, da soggetti puramente passivi, a veri attori dei complessi processi di mantenimento e salvaguardia dell’equilibrio ecologico locale.

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE AGNELLO DEL CENTRO ITALIA IGP