MACCHERONCINI DI CAMPOFILONE IGP

Ingrediente principale: astuzia!

È dal Novecento che le donne campofilonesi sono solite proporre, tra i propri piatti forti, i caratteristici Maccheroncini, ma le primissime testimonianze della preparazione di questa particolare pasta sembrano risalire molto più indietro nel tempo. Già nel 1400 infatti, come apprendiamo da alcuni documenti dell’epoca, quello dei Maccheroncini era considerato un piatto prelibato e doveva essere assai diffuso fra le tavole degli abitanti di Campofilone. Esso rappresenta un chiaro esempio dell’incredibile inventiva delle donne di questo piccolo borgo medievale che, per sopperire alla periodica mancanza di alcuni ingredienti, giunsero, di tentativo in tentativo, alla produzione di una pasta essiccata che poteva conservarsi molto più a lungo rispetto a quella fresca, e che dunque, proprio in virtù di questa caratteristica, poteva essere consumata durante tutto l’anno. È per evitarne la frequente rottura che si pensò in seguito di tagliare la panella in fili sottilissimi, e da quel momento la tradizione dei Maccheroncini è diventata un vero pilastro della cucina campofilonese.

Un marchio IGP dal 2013

Dal 2013, i Maccheroncini di Campofilone sono un prodotto IGP. Questo garantisce che nel prodotto finale, acquistato dal consumatore, sia necessariamente soddisfatta una serie di condizioni e caratteristiche chimico-fisiche rigidamente fissate dal Disciplinare di Produzione. Tra queste, il fatto che l’impasto sia costituito dal 33% di uova e che gli ingredienti impiegati siano necessariamente non OGM e totalmente rintracciabili. Il marchio assicura inoltre che la zona di produzione sia circoscritta al territorio amministrativo del comune di Campofilone.

Le quattro fasi della lavorazione

Sono quattro le fasi principali che scandiscono la produzione dei Maccheroncini di Campofilone IGP. Il primo passaggio è quello dell’impasto, per cui vengono utilizzate dalle 7 alle 10 uova (rigorosamente fresche, provenienti da allevamenti a terra) per kg di semola di grano duro o di farina di grano tenero. La seconda fase è quella cosiddetta della sfogliatura, poiché l’impasto viene steso in sottili sfoglie, e quindi tagliato in sottilissimi fili. L’ultimo momento è quello dell’essicazione, durante il quale i maccheroncini, assunta ormai la loro forma caratteristica, vengono lasciati ad asciugare su dei fogli di carta.

Una pasta speciale per ogni ricetta

La particolare conformazione e le dimensioni dei Maccheroncini (lunghezza di 35-60 cm, larghezza di 0,80-1,20 mm, e spessore di 0,3-0,7 mm), oltre a permettere dei tempi di cottura ultrarapidi, ne determinano la principale peculiarità, ovvero l’elevata capacità assorbente. Riuscendo a trattenere il condimento in modo decisamente superiore rispetto a molte altre tipologie di pasta, i Maccheroncini sanno rivelarsi la pasta ideale per numerosissime ricette, dai ragù di carne e pesce, a una gran varietà di piatti vegetariani. 

Il legame col territorio

Per pochi prodotti il rapporto col territorio è così stretto e vincolante come per i Maccheroncini di Campofilone. È infatti solamente nei territori appartenenti a questa zona geografica che la pasta, in tutte le fasi della sua lavorazione, può essere prodotta. E lo stesso vale per tutti gli ingredienti coinvolti nella loro preparazione.

La Sagra Nazionale dei Maccheroncini

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La Sagra Nazionale dei Maccheroncini di Campofilone IGP è ormai una tradizione per il piccolo comune e i suoi abitanti. Maccheroncini ma non solo: oltre a questi, durante la manifestazione, è possibile gustare altri numerosi e prelibati piatti della cucina marchigiana. Un appuntamento davvero irrinunciabile per tutti gli amanti della buona tavola.

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE MACCHERONCINI DI CAMPOFILONO IGP